CRV-ACR-AICS-Accademia
L'opera di ricerca è come la piccola gelosia di CRV-Acr-Acraccademia.it .. clicca qui per vedere com'è nato Acr-CRV-Accademia www.youtube.com/watch?v=-85aQzqdBFA ; www.youtube.com/watch?v=W2mRzrgLC4I ; www.youtube.com/watch?v=cI7gEFmIvu8
Un’amica invece, dice di essere innamorata di tizio, che inizialmente la corrispondeva, ma poi vista la troppo possessività e gelosia ed a ragione veduta, stanco di scenate l’ha lasciata… questa amica rivuole il suo ex del quale dice di essere ancora innamorata, ma appena lo rivede daccapo fa la possessiva e la gelosa .. li/o vessa al punto tale che lui o lei non la vuole più vedere. Non è volontaria e innamorata “l’amica/o” è solo incapace di rispettare colui o colei che dice di amare, confondendo il volontariato e l’amore con il possesso e l’arbitrio, sulla persona che dice di amare; ma che invece continua ad allontanare sempre più con un comportamento sciocco e pretestuoso come la ricerca fine a sè stessa…Ecco il MUSEO (per ora solo virtuale.. poi appena possibile..). Queste persone rimarranno sempre sole, incapaci di mantenere un rapporto con l’altra/o che dice aiutare o di amare.. per via della possessività e gelosia… Ma allora cosa sono: possessività e gelosia? Sono una brutta malattia dalla quale si guarisce solo se si impara a fare "volontariato" e ci si innamora veramente… con l’anima. La RICERCA è.. come l'amore.. il sale della vita.
venerdì 7 febbraio 2014
rete socialista
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"Rete socialista" e la legge elettorale
Legge elettorale e rappresentatività politica
NASCE NEL NORD LA "RETE SOCIALISTA"
PRIMA BATTAGLIA, LA DIFESA
DELLA SENTENZA DELLA CONSULTA
La sentenza 1/2014 della Corte Costituzionale indica un nuovo inizio per la politica italiana.
Questa sentenza pone fine all’epoca di una democrazia a responsabilità limitata durata un ventennio, durante la quale i cittadini sono stati vittime di un progressivo svuotamento di democrazia all’interno delle Istituzioni dello Stato Italiano, dai Consigli Comunali, Provinciali e Regionali al Parlamento.
La legge 270/2005, meglio nota come la “porcata” di Calderoli è stata di grande utilità per un regime profondamente antidemocratico, perché ha consentito a ristrette oligarchie di nominare 945 parlamentari.
Il ricorso Besostri, Bozzi e Tani ha avviato la fine di una fase oscura per la Democrazia Italiana, dobbiamo essere grati a loro per aver portato avanti, con il sostegno del Gruppo di Volpedo, una battaglia giusta e dobbiamo essere grati alla Corte Costituzionale che ha accolto le eccezioni di incostituzionalità formulando una sentenza che pone tre chiari cardini per le future leggi elettorali:
- i cittadini debbono poter conoscere i candidati;
- il singolo cittadino deve poter esprimere la propria preferenza per almeno un candidato e/o candidata conosciuti;
- un premio di maggioranza abnorme distorce il criterio della rappresentanza democratica.
La sentenza apre un dibattito politico dal quale Rete Socialista non intende sottrarsi, occorre ribadire, a chi non si rassegna, che non sarà più possibile, in nome di una presunta “governabilità”, distorcere i sistemi democratici a proprio uso e consumo, d’ora in poi dovrà tornare a prevalere il principio della RAPPRESENTANZA DEMOCRATICA. Parafrasando “la fattoria degli animali” di Orwell non sarà più possibile scrivere una legge per la quale “tutti gli animali sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri”, si dovrà tornare al vecchio sistema di una testa un voto, e comunque c’è una legge immediatamente applicabile: senza nessun premio di maggioranza, con voto di preferenza, con le soglie di accesso e la possibilità di coalizioni di liste.
Invece di perdere tempo con fantasiose riforme elettorali nazionali, si dovrebbe porre rimedio subito alla legge elettorale europea che non è più legittima alla luce dell’entrata in vigore, il 1° dicembre 2009, del Trattato di Lisbona e della Carta dei diritti fondamentali nell’Unione Europea, oltre che essere palesemente in contrasto con l’art. 3 della Costituzione Italiana e per le minoranze linguistiche con la legge 482 del 1999.
Qualcuno dirà che i socialisti di Rete Socialista- Socialismo Europeo sono dei PROPORZIONALISTI, ebbene sì siamo in sostanza dei proporzionalisti, non lo riteniamo un insulto bensì un merito, il merito di coloro che da soli hanno saputo condurre una battaglia contro i poteri forti, in coerenza con i dettami della Costituzione Repubblicana.
Un’ultima informazione per tutti coloro che vorrebbero tornare al bipolarismo coatto (con l’ispanico, con il Mattarellum con premio di maggioranza o con qualsiasi sistema non consono alla sentenza della Consulta), Rete Socialista- Socialismo Europeo vigilerà attentamente ed invita sin d’ora coloro che condividono la nostra proposta politica, istituzionale ed elettorale, a sostenerla in Parlamento, per non dover ripartire con ulteriori ricorsi.
Bologna 19 gennaio 2014
Per comunicazioni scrivere a retesocialista2014@libero.it O telefonare al Presidente Felice Besostri 335 294617
CLICCA SUL TITOLO PER SCARICARE IL PDF DELL' ITALICUM
Renzi ignora la Corte Costituzionale sul principio dell'eguaglianza degli elettori
DIRITTO AL VOTO? “ME NE FREGO”
di Felice Besostri
Bisogna complimentarsi con Renzi e i suoi consulenti per la comunicazione e l’immagine. Il nome ITALICUM dopo il porcellum è un colpo di genio. Lo è anche aver attirato più l’attenzione su con chi si incontrava e dove, più che sul perché e sui risultati nei dettagli: nella moderna comunicazione le sue sono efficacissime armi di distrazione di massa. I suoi avversari legati a vecchi schemi di guerra di posizione sono caduti nella trappola. D’altro canto chi stava al governo con Berlusconi, o lo appoggiava, non può fare lo schizzinoso senza apparire contraddittorio. Inoltre al momento il Berlusca è solo un incan ,,disabile, ma non un interdetto dai pubblici uffici fino alla decisione della Cassazione a metà aprile prossimo venturo. Berlusconi si candiderà alle europee del 25 maggio e pochi sanno che, a differenza delle parlamentari, contro la decisione di toglierlo dalla lista c’è ricorso al TAR Lazio e prevedo che la Sezione 2 bis darà una sospensione dall’esclusione se non altro perché eccezioni di incostituzionalità della legge Severino sono infondate, ma non manifestamente infondate, quindi il giudice deve rimettere alla Corte Costituzionale. La sezione 2 bis del TAR Lazio è molto competente in materia elettorale e alle elezioni del 2012 ha giudicato un ricorso contro il porcellum nell’identica composizione del ricorso del 2008 di Aldo Bozzi e mio I giudice della Sezione 2 bis sono scafati, non come i giudici di Milano, Tribunale e Corte d’appello, che invece, facendo un figura barbina, hanno detto che le critiche al porcellum erano manifestamente infondate. Renzi ha uno stile d’azione : non lo ha nascosto né al Partito, né al colto ed inclita, che lo hanno apprezzato e massicciamente votato.
A Renzi non piace la guerra di trincea di logoramento continuo senza che accada nulla: è un teorico, ma soprattutto un pratico della Blirzkrieg mediatica. Sa che ogni sua frase finirà su la carta stampata e ogni sua mimica facciale sarà un’immagine da telegiornale e clickata su Youtube. Per questo non si può fermare. La Corte Costituzionale ha annullato il porcellum il 3 dicembre 2013, ma depositato le motivazioni il 13 gennaio 2014 e con efficacia dal successivo 15 gennaio, giorno della pubblicazione in G.U.. La Prima Commissione Camera ha finito le audizioni il Venerdi 17. Renzi aveva visto il 16 Berlusconi, che si sa è un poco superstizioso e comunque nelle audizioni una coorte di costituzionalisti aveva già dato via libera alle sue tre proposte alternative gettate sul tavolo delle altre forze politiche di maggioranza e di opposizione. In realtà avrebbe dovuto lui o i suoi consulenti giuridici, leggere non tanto il testo della mia audizione (sono un nemico del maggioritario e dei premi di maggioranza), ma quella del prof.Zanon, un costituzionalista politicamente di destra, sostenitore dell’inammissibilità dell’ordinanza della Cassazione e quindi molto critica delle motivazioni della sentenza della Consulta. Ha attirato l’attenzione su quel passo dove citando puntualmente e per la prima volta nella sua storia una sentenza del Tribunale Costituzionale Federale tedesco ha parlato di uguaglianza del voto in uscita. Complessivamente la nostra Corte Costituzionale ha detto che la rappresentanza è un principio/bene costituzionalmente protetto, ma non la stabilità/governabilità che è invece un obiettivo da perseguire, ma non a tutti i costi. Ha motivato anche con la loro lunghezza l’annullamento delle liste bloccate e ha ricordato che in alcuni paesi esse sono corte ( Spagna) o miste( Germania). Una lista corta ha a che fare con la libertà di voto, cioè con il potere decidere con cognizione di causa. Mentre la preferenza con il voto personale e diretto di cui agli artt. 48 e 56 Cost. ( non parlo dell’art.. 58 Cost, visto che il Senato sarà sostituito da un’Assemblea non elettiva: pare contraddittorio che poiché l’elettore li può conoscere non li possa più scegliere nel caso che il suo giudizio sia negativo su un candidato e lusinghiero per altri. Ci son sistemi per alterare l’ordine di lista senza dover dare le preferenze, nella socialdemocratica Svezia o nella molto elvetica Svizzera.
Non sono escluse le pluricandidature, quindi Renzi, Berlusconi e Grillo poaaono candidarsi in tutte le circoscrizioni, in fin dei conti l'ha fatto un ultrademocratico doc. come Ingroia. Non ci saranno solo 117 deputati eletti dall'opzione del Capolista, ma anche il 93/100 del premio di maggioranza nazionale. Siamo quindi a 210/217 nominati oltre a quelli messi in posizione utile nelle liste bloccate. E' proprio il premio di maggioranza nazionale con redistribuzione dei seggi il tallone di Achille o foglia di tiglio (Lindenblatt) di Sigfrido dell' Antitalicum, Italiotum, Maialinum, Porcellinum e Fonzyrellum. Niente all’altezza del Porcellum: Italicum vince ai punti e alla distanza. La proposta è abile viene venduta con cosmesi: non si dice quasi mai che le liste sono "bloccate" ma "corte". non si dice che è maggioritaria, ma "proporzionale con premio di maggioranza", è contro i piccoli partiti quando con il 7,9% non si è piccoli: è il trionfo della neo-lingua di Orwell in 1984 ( "nel 2000 non sorge il sole" titolo della prima edizione italiana, errato ma profetico, cosa sono 14 anni su un millennio?). Il Corsera con quanche pudore di Ainis, (ma non di Romano), e Repubblica sono scatenati: non pubblicheranno le opinioni di Gaetano Azzariti, Lanfranco Pace, Gianni Ferrara, Massimo Siclari o Luigi Ferrajoli. Chi dissente si è fatto prendere da RIGURGITI PROPORZIONALISTI, anche qui il linguaggio è significativo. Si propone di abolire/trasformare il Senato, per risparmiare un miliardo di euro. Un’argomentazione volgare, come ci ricorda Nadia Urbinati sull'Unità un organo vicino al PD con maggiori spazi di libertà della grande stampa per non parlare delle televisioni. Se il risparmio è una motivazione, perché non abolire la Camera che con il doppio di parlamentari costa sicuramente di più. Si sono eliminati i Consigli provinciali elettivi. Per quel che contano e controllano si possono sopprimere i consigli comunali e regionali. A pensarci bene, basta eleggere un capo con pieni poteri, sia chiaro un Hindenburg non un Hitler! Mussolini, che non era un ipocrita, non si fece legittimare dalle urne che una sola volta con listone bloccato e premio di maggioranza con soglia minima del 25%: è di un 10% la differenza tra la proposta Renzi e quella Acerbo. Una ben misera differenza tra fascismo e democrazia! Soglie non legate aI numero degli aventi diritti al voto distorcono eccessivamente la rappresentanza e l’uguaglianza di voto. Il tesoriere dell'IdV ha già detto sì, non ho sentito, a parte M5S opposizioni di principio. Se uno vuole essere eletto deve candidarsi nel PD-RENZI PRESIDENTE, se non gli piace o sta a casa o chiede che la lista si chiami solo RENZI PRESIDENTE. Le soglie di accesso sono specchietti per le allodole. Il senso è altro: Renzi deciderà quanti e chi di SEL, del PSI o dei Centristi si possono candidare e anche in che posto nelle liste bloccate e dove, possibilmente lontano da casa o dove si sia politicamente conosciuti: Nencini è un precursore, bisogna dargli atto che aveva visto giusto, addirittura prima che Renzi fosse Segretario. Sulla carta Renzi ha già vinto: è il Segretario Generale, quindi ha sempre ragione e il Centralismo Democratico è nel DNA del PD.
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